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Tentativo di dare un senso alla morte sul lavoro

Introduzione: Per quanto riguarda le statistiche relative all’Europa in materia di sicurezza sul lavoro, in riferimento al 2021, più di un quinto (22,5%) di tutti gli infortuni mortali ha avuto luogo nel settore delle costruzioni.

Inoltre, quasi tre quarti di tutti gli infortuni sul lavoro nell’UE hanno causato ferite e lesioni superficiali, dislocazioni, distorsioni, o commozioni cerebrali e lesioni interne.

Un incidente sul lavoro è definito nella metodologia ESAW come un evento discreto durante il corso del lavoro che porta a danni fisici o mentali.

Gli incidenti mortali sul lavoro sono quelli che portano alla morte della vittima entro un anno dall'incidente.

Gli incidenti non mortali sul lavoro sono definiti come quelli che causano almeno quattro giorni di calendario completi di assenza dal lavoro (a volte sono anche chiamati “gravi incidenti sul lavoro”).

Gli infortuni non mortali sul lavoro possono comportare una perdita di un numero considerevole di giorni lavorativi e spesso causano un notevole danno per i lavoratori interessati e le loro famiglie.

Hanno il potenziale di costringere le persone, ad esempio, a convivere con disabilità permanente, a lasciare il mercato del lavoro o a cambiare lavoro.

Oggi, in Italia c’è stata l’ennesimo incidente con tragico decesso.
Proviamo a trovarvi un disperato, o forse l’opposto, lato positivo.
Ma ovviamente nel futuro…

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